La Biblioteca del Gruppo Abele ha iniziato la sua attività alla fine degli anni Sessanta, come piccola biblioteca a diffusione interna, la cui collezione integrò a poco a poco anche quotidiani, periodici e pubblicazioni varie; nel 1975, anno di approvazione della legge 685 sulla droga, le molteplici richieste di informazione che giungevano al Gruppo Abele resero necessario un ulteriore e significativo ampliamento della collezione; nel 1980, infine, la Biblioteca venne aperta al pubblico.
La frequentano in particolare studenti universitari e operatori sociali.
La Biblioteca intende pertanto proporsi come strumento culturale per rispondere al bisogno di informazione e formazione permanente in merito ad alcuni rilevanti fenomeni sociali e alla loro evoluzione nel tempo. In una realtà in continua trasformazione, infatti, non è possibile operare senza cogliere costantemente i tratti dell’evoluzione in atto, attraverso un lavoro continuo di analisi e ricerca.
La Biblioteca intende essere un luogo in cui l’informazione sia accessibile a chiunque sia alla ricerca di strumenti di analisi e comprensione del disagio sociale e delle sue molteplici forme di espressione: una risorsa sul territorio, un luogo di memoria e di sapere sociale.
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